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| Sehr geehrte Damen und Herren, |
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L’elezione del Cancelliere Merz al Bundestag tedesco non ha precedenti nella storia politica tedesca: solo alla seconda votazione il leader della CDU Friedrich Merz è stato eletto nuovo capo del governo. Insieme a lui è ora ufficialmente in carica anche la nuova coalizione di governo composta da CDU, CSU e SPD. L’incidente dimostra che la nuova alleanza di governo dovrà guadagnarsi la fiducia svolgendo un lavoro quanto più convincente possibile.
Nella scelta delle cariche ministeriali, i due leader di partito Merz (CDU) e Klingbeil (SPD) hanno puntato soprattutto su volti nuovi. I servizi segreti interni tedeschi hanno classificato il partito di estrema destra AfD come ostile al sistema e in futuro potranno essere impiegate misure di sorveglianza contro il partito. Quindi il dibattito sulla messa al bando dell’AfD potrebbe intensificarsi. Anche tre cardinali tedeschi sono tra gli elettori del nuovo Papa nel conclave che inizia oggi pomeriggio.
Con questi e altri temi le auguriamo una buona lettura dopo la pausa pasquale. Dr. Nino Galetti, Direttore Konrad-Adenauer Stiftung, Italia |
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| Il Cancelliere Merz eletto al secondo tentativo |
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Friedrich Merz ha ottenuto al secondo turno la maggioranza necessaria al Bundestag: 325 dei 328 deputati della nuova coalizione di governo composta da CDU-CSU e SPD hanno votato per lui. Insieme al neoeletto Cancelliere, il Presidente dello Stato Frank-Walter Steinmeier ha nominato i nuovi ministri ora in carica. A dieci settimane dalle elezioni parlamentari anticipate, la Germania ha un nuovo Cancelliere e un nuovo governo.
Anche se il giorno precedente, Merz e il Presidente dell’SPD Lars Klingbeil avevano sottolineato di aspettarsi una maggioranza netta per l’elezione del Cancelliere, alla prima votazione, il candidato alla Cancelleria e leader della CDU è stato inizialmente bocciato, ottenendo circa 18 voti in meno rispetto ai seggi in parlamento della nuova coalizione di CDU-CSU e SPD. L’evento ha rappresentato uno shock in Germania: mai dal 1949, dopo le elezioni parlamentari e i negoziati di coalizione, un Cancelliere designato aveva mancato l’elezione al Bundestag al primo scrutinio.
La seduta è stata quindi interrotta e i gruppi parlamentari hanno dato avvio a un confronto su come procedere. Si è infine concordato per un secondo turno di votazioni nello stesso giorno ma è stato necessario modificare il regolamento interno con l’aiuto dei Verdi e della Sinistra. Ora il Cancelliere Merz, il Vicecancelliere Klingbeil (SPD) e i ministri sono chiamati a un duro lavoro per far dimenticare lo spiacevole accaduto. Molte capitali europee avranno tirato un sospiro di sollievo dopo il pomeriggio di ieri, dato che la Germania è ormai da tempo assente nel ricoprire il suo ruolo di leadership in Europa. Il Cancelliere Friedrich Merz punta subito a cambiare questa situazione: già oggi, mercoledì 7 maggio, si è recato per le prime visite a Parigi e Varsavia. |
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| I gruppi parlamentari si interrogano sui franchi tiratori |
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In entrambi i gruppi parlamentari si rincorrono le ipotesi su chi possano essere stati i “dissidenti” che hanno fatto mancare a Merz i voti necessari. Deputati che si sono sentiti ignorati nell’assegnazione delle cariche ministeriali, oppositori di un ammorbidimento del freno all’indebitamento nelle file di CDU-CSU, critici interni del leader dell’SPD Lars Klingbeil: molte sono le possibilità.
Molti parlamentari hanno avuto parole dure per i franchi tiratori, colpevoli di aver danneggiato il prestigio internazionale della Germania e aver provocato una falsa partenza al nuovo governo. Inoltre, “con la loro miopia o le loro frustrazioni interne hanno finito per dare manforte agli estremisti e ai populisti che volevano minare la stabilità politica della Germania e danneggiare le istituzioni democratiche”. |
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| Accordo di coalizione: CDU-CSU e SPD si impegnano per l’unità |
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I tre futuri partiti di coalizione CDU, CSU e SPD avevano sottoscritto il loro accordo di coalizione. Dopo i due partiti dell’Unione (CDU-CSU), anche i membri dell’SPD hanno votato la scorsa settimana su Internet a favore della coalizione. La Germania avrà un “governo guidato dalla forza”, si dice convinto Merz. Anche il nuovo ministro delle Finanze e leader dell’SPD Lars Klingbeil ha sottolineato che il nuovo governo provvederà a “plasmare il futuro della Germania e si impegnerà con successo per gli obiettivi”. La democrazia è ora sotto pressione, in Germania e in tutto il mondo, per questo “la Germania avanzerà nella sua strada per rafforzare l’Europa”.
La Co-presidente dell’SPD Saskia Esken (non farà parte del nuovo gabinetto di governo) ha sottolineato che “le transizioni democratiche come in Germania non sono scontate a livello globale. (…) È importante che i rapporti reciproci siano rispettosi e che tutti i democratici mettano fine al fantasma della destra”. Il leader della CSU Markus Söder considera un “segnale forte il fatto che la coalizione ha avviato i suoi lavori con una modifica costituzionale per gli investimenti nella difesa e nelle infrastrutture”. Ora si procederà “a tutto gas per la Germania”. |
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| Consiglio dei Ministri: i partiti puntano su volti nuovi |
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Chi sono i nuovi volti che governeranno la Germania? Ecco l’elenco completo dei ministri e dei loro portafogli:
- Lars Klingbeil (SPD) – Vicecancelliere e ministro delle Finanze - Johann Wadephul (CDU) – Ministro degli Esteri - Alexander Dobrindt (CSU) – Ministro dell’Interno - Bärbel Bas (SPD) – Ministro del Lavoro e degli Affari sociali - Katherina Reiche (CDU) – Ministro dell’Economia e dell’Energia - Boris Pistorius (SPD) – Ministro della Difesa - Stefanie Hubig (SPD) – Ministro della Giustizia - Karsten Wildberger (indipendente) – Ministro della Digitalizzazione e della Modernizzazione dello Stato - Patrick Schnieder (CDU) – Ministro dei Trasporti - Verena Hubertz (SPD) – Ministro dell’Edilizia, dello Sviluppo urbano e delle Abitazioni - Karin Prien (CDU) – Ministro dell’Istruzione e della Famiglia - Carsten Schneider (SPD) – Ministro dell’Ambiente e della Protezione del clima - Dorothee Bär (CSU) – Ministro della Ricerca - Nina Warken (CDU) – Ministro della Salute - Alois Rainer (CSU) – Ministro dell’Agricoltura - Reem Alabali-Radovan (SPD) – Ministro della Cooperazione e dello Sviluppo economico - Thorsten Frei (CDU) – Ministro della Cancelleria federale |
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| Cariche ministeriali: chi sarà importante a livello internazionale |
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I ministri che svolgeranno un ruolo importante soprattutto nel contesto internazionale saranno i seguenti: il ministero degli Esteri sarà guidato da Johann Wadephul. Così, per la prima volta in quasi 60 anni, la CDU occuperà la carica di ministro degli Esteri. Il 62enne è considerato uno stretto confidente del Cancelliere Friedrich Merz. Wadephul è un convinto sostenitore dell’atlantismo e ha sempre sostenuto la fornitura di armi pesanti nella politica ucraina. Gode di una rete buona all’interno della NATO.
Il ministero delle Finanze sarà guidato da Lars Kingbeil. Dal 2009 Klingbeil è ininterrottamente membro del Bundestag, nel 2017 ha ottenuto per la prima volta un mandato diretto ad Hannover ed è diventato Segretario generale dell’SPD. Nel 2023 è diventato uno dei due leader del suo partito. Dopo la storica sconfitta elettorale dei Socialdemocratici nel febbraio scorso, Klingbeil ha assunto la presidenza del partito e del gruppo parlamentare. Rientra nell’ala conservatrice dell’SPD.
Alexander Dobrindt della CSU bavarese assumerà la carica di ministro federale dell’Interno. Il 54enne è noto per la sua linea restrittiva sulla questione migratoria e sarà quindi a capo della svolta annunciata da CDU-CSU nella politica di asilo. Insieme al leader della CSU Markus Söder, il neoministro Dobrindt ha svolto un ruolo decisivo nelle trattative di coalizione. In futuro sarà anche il portavoce dei ministri della CSU nel gabinetto di governo.
Anche Boris Pistorius manterrà la sua carica di ministro della Difesa. Il 65enne della Bassa Sassonia è attualmente il politico più popolare in Germania. Nel 2023 ha assunto la guida del dicastero e si è impegnato per un aumento del bilancio delle forze armate e per la fornitura di armi all’Ucraina, contestando il rifiuto dell’ex Cancelliere Olaf Scholz di consegnare missili Taurus a Kiev. Dopo il crollo della coalizione semaforo lo scorso novembre, è stato considerato il suo concorrente per la candidatura alla Cancelleria dell’SPD.
Il futuro ministro dell’Economia sarà Katherina Reiche. Attualmente è a capo di una società energetica, dal 1998 al 2015 la politica della CDU è stata membro del Bundestag, inizialmente come esperta di ricerca. Successivamente, sotto la Cancelliera Angela Merkel, è diventata Segretario di Stato presso il ministero dell’Ambiente e poi presso il ministero dei Trasporti. Dal 2005 al 2009, Reiche è stata vice-capogruppo del gruppo parlamentare CDU-CSU, dichiarandosi a favore dell’apertura di nuove centrali nucleari.
La Cancelleria federale è tradizionalmente guidata da un ministro senza un proprio settore di attività. Thorsten Frei, originario del Baden-Württemberg, è stato finora capogruppo parlamentare CDU-CSU, agendo da importante cerniera tra la leadership del partito CDU e i deputati. Negli anni della coalizione semaforo Frei è diventato uno dei confidenti più importanti del leader della CDU Merz. Ora nel suo ruolo sarà tenuto a garantire una collaborazione il più possibile fluida all’interno del nuovo governo. |
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| Nemici della costituzione: i servizi segreti tedeschi dichiarano AfD partito di destra estrema |
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L’Ufficio nazionale per la protezione della Costituzione classifica l’AfD come partito dalle “comprovate intenzioni estremistiche di destra”. Il motivo, si cita testualmente, è “il carattere estremistico del partito nel suo complesso, che viola la dignità umana”. La decisione è stata preceduta da una “perizia approfondita e completa eseguita da esperti”, che ha richiesto circa tre anni di lavoro, hanno dichiarato i servizi di intelligence tedeschi. Tra gli elementi oggetto dell’analisi rientrano anche le dichiarazioni fatte durante la campagna elettorale per il Bundestag e quelle che hanno preceduto le tre elezioni regionali nella Germania est. “Il sospetto che il partito persegua aspirazioni contrarie all’ordine democratico liberale è stato confermato in questi contesti e in gran parte sostanziato in certezza”.
“La concezione predominante nel partito basata sull’etnia e sulla discendenza non è compatibile con l’ordine democratico liberale”, si legge nella relazione dell’intelligence tedesca. Il partito mira “allo scopo di emarginare determinati gruppi di popolazione da una partecipazione paritaria alla società. (…) A livello concreto, l’AfD considera ad esempio i cittadini tedeschi con un background migratorio proveniente da Paesi musulmani come membri non paritari del popolo tedesco, definito etnicamente dal partito”, ha dichiarato l’autorità di sicurezza.
“Questa concezione emarginante rappresenta il punto di partenza ideologico di un’agitazione continua contro determinate persone o gruppi di persone, volta alla diffamazione e al disprezzo generalizzati di questi soggetti, fomentando paure irrazionali e rifiuto nei loro confronti”. I due Presidenti dell’AfD Alice Weidel e Tino Chrupalla hanno annunciato ricorso legale contro la classificazione. La valutazione ufficiale consente ora alle autorità di sicurezza di monitorare a 360° le attività dell’AfD. |
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| Guerra a Gaza: la Germania si oppone ai piani di Netanyahu |
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Il ministero degli Esteri respinge i piani del governo israeliano di un’occupazione permanente della Striscia di Gaza. “Gaza appartiene ai palestinesi e alle palestinesi”, mette nero su bianco un portavoce del ministero alla richiesta dei giornalisti, definendo “preoccupanti” le notizie sui piani di conquista.
Il portavoce del ministero degli Esteri sottolinea che i Paesi del G7 – tra cui Germania, Francia e Stati Uniti – già nel 2023 avevano “respinto l’idea dell’occupazione, della colonizzazione e della riduzione del territorio di Gaza”. I partner avevano anche concordato “che non si sarebbe potuta trovare una soluzione senza prima rendere partecipi i palestinesi”. Parlamentari di CDU-CSU, dell’SPD e dei Verdi hanno espresso riserve simili, manifestando critiche nei confronti dei piani. |
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| Conclave: tre tedeschi partecipano all’elezione del Papa |
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Oggi si chiuderanno le porte della Cappella Sistina, e tra gli aventi diritto al voto ci saranno anche tre cardinali tedeschi. Il primo è l’arcivescovo di Monaco e Frisinga e attuale Presidente del Consiglio per l’Economia del Vaticano, il cardinale Reinhard Marx (71), mentre l’arcidiocesi di Colonia è rappresentata dal suo arcivescovo Rainer Maria Woelki (68). Questi due cardinali rappresentano le due roccaforti cattoliche della Germania.
A loro si aggiunge l’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede di Roma e cardinale della Curia Ludwig Gerhard Müller (76). Mentre Marx è considerato un riformista e Woelki un conservatore moderato, il teologo Müller appartiene all’ala tradizionalista. Nessuno dei tre è tra i favoriti per il soglio pontificio, ma Marx e Müller sono annoverati tra i “kingmaker” del conclave. |
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| Luoghi in Germania: “Torgau” |
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Sulle rive dell’Elba, nella cittadina sassone di Torgau, si è reso omaggio a un momento storico che 80 anni fa cambiò il mondo. Con ospiti nazionali e internazionali, discorsi commoventi e uno sguardo rivolto al presente, la cittadina ha ricordato il primo incontro delle truppe sovietiche e americane alla fine della Seconda guerra mondiale. L’evento è stato accompagnato da polemiche sulla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e sulla presenza dell’ambasciatore russo.
Quest’ultimo non era stato invitato alla cerimonia di commemorazione, ma ha fatto comunque capolino tra i partecipanti. Il 25 aprile 1945, i soldati americani e sovietici, avanzati rispettivamente da ovest e da est, si incontrarono nei pressi del ponte sull’Elba a Torgau, suggellando simbolicamente l’imminente fine della Seconda guerra mondiale in Europa. La cerimonia di commemorazione ha visto quindi la partecipazione di veterani e rappresentanti della politica, delle forze armate, della diplomazia e della società civile. |
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